Il corpo in psicoterapia sensomotoria

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Il corpo comunica con chiarezza a chi comprende come si ascolta. Le espressioni non verbalizzate ci raccontano in maniera visiva quello che la parola non può farci comprendere: il terrore dei traumi e ciò che abbiamo ereditato dalle relazioni infantili e che spesso non si ricordano, con le figure di attaccamento. Il linguaggio del corpo è sfaccettato e parla interamente della nostra vita, fatta di gioia, di dolori e combattimenti. Li rivela con i gesti, le posture, il respiro, le espressioni, schemi di tensioni, movimenti, la deambulazione e le azioni. Le abitudini automatiche e fisiche, frutto delle dinamiche di attaccamento negative, diventano limiti che non permettono una risposta flessibile e la creazione di nuovo significato. Per queste cause il futuro viene convertito in variante del tempo passato.

L’emisfero destro domina il comportamento ed è responsabile di elaborare le emozioni implicite, cioè non consapevoli e la corporeità, anch’essa implicita. Siccome il linguaggio parlato esplicito non può interamente descrivere quei processi inconsapevoli, affidarsi con esclusività alla terapia della parola limita l’efficacia del lavoro in terapia

Nella psicoterapia sta avvenendo un cambiamento che dà molta importanza ai processi basati sul corpo che sono non verbali e impliciti rispetto ai processi espliciti e verbali. Quindi il lavoro del terapeuta non si focalizza solo sulla narrativa dei pazienti ma l’attenzione viene anche posta ai processi comunicativi che si verificano al di sotto del linguaggio parlato, cioè all’incontro con il corpo. La lingua dei corpi è il mezzo per la comprensione dei comportamenti e l’obiettivo delle azioni dello psicoterapeuta.

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