Utilizzare l’intelligenza del corpo in psicoterapia

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Quando in psicoterapia si dà importanza all’intelligenza del nostro corpo si crea nelle persone la fiducia a utilizzare i movimenti fisici e le sensazioni, per poter riparare le ferite prodotte dal trauma e dalle storie di attaccamento disfunzionali. A volte però, la possibilità di apprezzare la saggezza del corpo, viene limitata da una scarsa consapevolezza e conoscenza o dal rifiutare il corpo. Se si è appreso ad aver paura, ad ignorare, ad evitare, a non amare o a odiare la propria corporeità ci scontreremo con la resistenza verso un lavoro orientato al corpo.

Il modo in cui il corpo viene vissuto, insieme a molte altre problematiche e sintomi, ha origine nell’essersi dovuti adattare a un ambiente precoce non sicuro, instabile o non capace di offrire un supporto. Quegli adattamenti allora istintivi e sani, sono diventati con il passare del tempo un problema, poiché hanno continuato a verificarsi anche quando le circostanze dell’ambiente esterno erano mutate.

Grazie alla psicoterapia sensomotoria, le persone che vivono con dei sintomi fisici, che interferiscono con la loro vita, diventeranno maggiormente consapevoli che il trauma e l’attaccamento disfunzionale hanno un’influenza sulla fisiologia dei loro corpi. Dal sentirsi tradite, arrabbiate, deluse o spaventate dalla loro corporalità, passeranno a trovare le spiegazioni delle cause e dei punti di partenza dalle quali sono nate attitudini, mentalità e comportamenti limitanti o invalidanti. Capiranno che i loro atteggiamenti, nel passato avevano funzioni di adattamento. Comprendendo questo, partiranno ad avere una relazione più salutare con il corpo. 

Le persone che invece hanno vissuto in una condizione pervasiva di disconnessione dai loro corpi, che le ha portate all’autolesionismo, avranno una maggiore chiarezza che il riconnettersi al corpo e alla sua intelligenza potrà guarirle dal passato.

All’estremità opposta invece, coloro che hanno già una discreta capacità di connettersi con i loro corpi, quindi parliamo di pazienti che non presentano traumi, attingendo all’intelligenza del corpo scopriranno una nuova via di esplorazione di loro stessi.

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