Dr. Gaetano GalloPsicologo e Psicoterapeuta
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Una risposta efficace verso la risoluzione dei problemi
Spesso proviamo emozioni come paura, tristezza, colpa, rabbia, vergogna. Può succedere però che diventino troppo intense o durino eccessivamente rispetto alla situazione che stiamo vivendo. Se non riusciamo a passare oltre una discussione, che ci fa star male per giorni, oppure ci sentiamo delle nullità, per piccoli errori nelle cose che facciamo, potremmo trovarci di fronte a un disagio psicologico.
Quando compiere semplici attività quotidiane, genera in noi ansie intollerabili, dovremmo pensare all’eventualità di chiedere una valutazione e un aiuto da parte di un professionista.
La Psicoterapia Cognitiva è attualmente considerata uno dei modelli più efficaci per il trattamento in tempi brevi dei disturbi psicopatologici. Il terapeuta cognitivista aiuta le persone a individuare gli schemi disfunzionali, di ragionamento e di interpretazione della realtà, al fine di sostituirli o integrarli con convinzioni più funzionali.










Psicoterapia a Saluzzo e Cavour: che cos'è la Psicoterapia Cognitiva
La psicoterapia cognitiva è uno specifico orientamento della psicoterapia, oggi molto diffusa e considerata una modalità di trattamento dimostrata valida ed efficace dal punto di vista scientifico.
La psicoterapia cognitiva spiega il disagio emotivo attraverso una complessa relazione di pensieri, emozioni e comportamenti. Gli eventi influenzano le nostre emozioni ma pensieri e comportamenti determinano la loro intensità e la loro durata.
Ognuno di noi ha modalità tipiche di pensare e agire che possono produrre malessere e questi sono il bersaglio della psicoterapia cognitiva comportamentale. Spesso non siamo consapevoli dei nostri schemi e delle nostre abitudini dannose; la psicoterapia cognitivo-comportamentale ha lo scopo di individuarli e modificarli, per ritrovare lo stato di benessere.
La psicoterapia cognitiva prevede innanzitutto che vi sia una definizione chiara e concreta con il paziente degli scopi della terapia. Gli obiettivi della terapia vengono definiti in modo condiviso e collaborativo tra paziente e psicoterapeuta.
Dopo aver definito nello specifico gli obiettivi del trattamento, nella terapia cognitiva, lo psicologo e il paziente collaborano entrambi attivamente in primo luogo per identificare pensieri, emozioni e comportamenti che entrano in gioco nelle situazioni di malessere e psicopatologiche; in secondo luogo collaborano per modificare abitudini di pensiero e di comportamento maladattive e disfunzionali e per regolare in maniera più efficace le proprie emozioni.
Il paziente viene chiamato ad agire attivamente nel corso della terapia, ad esempio identificando i propri pensieri e sensazioni, essendo stimolato a formulare pensieri e credenze alternative, sperimentando repertori di comportamenti differenti, praticando diverse tecniche per facilitare la regolazione emotiva.
La psicoterapia cognitiva prevede l’utilizzo di specifiche strategie e tecniche, che si inseriscono all’interno di protocolli di trattamento validati scientificamente e che vengono applicate dal terapeuta in funzione degli obiettivi concordati con il paziente.
Spesso nel colloquio con lo psicoterapeuta cognitivo emergerà una strategia di conduzione del colloquio che si basa sulla scoperta guidata e sul dialogo socratico, ovvero si pongono progressivamente una serie di domande sempre più approfondite con lo scopo di far emergere nell’interazione tra paziente e terapeuta le credenze, convinzioni, pensieri e significati che la persona ha su di sé, gli altri e le diverse situazioni.
Gli esercizi comportamentali, come ad esempio l’esposizione, sono importanti in quanto al provare nuove esperienze da cui imparare informazioni originali ed alternative. Ogni esercizio comportamentale ha valore solo se discusso ed elaborato cognitivamente in seduta.
Oltre all’esposizione, gli esercizi comportamentali possono essere molteplici, inclusi anche veri e propri esperimenti “in vivo” per disconfermare credenze e pensieri disfunzionali, oppure possono fare riferimento alle tecniche di rilassamento muscolare progressivo e simili.
Le tecniche metacognitive hanno la finalità di promuovere nei pazienti nuovi modi di reagire ai pensieri negativi attraverso nuovi modi di controllare e orientare l’attenzione, modificando regole e credenze controproducenti.Nello specifico si agisce tentando di modificare i processi di rimuginio e ruminazione, ovvero forme di pensiero ripetitivo-negativo che vengono percepite come difficili da controllare e che alimentano stati d’animo negativi e di malessere.
Prestazioni
Psicoterapia dell’età adulta

Terapie per disturbi dell’età adulta:
- Disturbi da attacchi di panico.
- Disturbi dell’umore e depressioni.
- Disturbi psicosomatici
- Disturbi ossessivo-compulsivi.
- Disturbi di personalità.
- Fobie specifiche e sociali.
- Disturbi d’ansia.
- Disturbi conseguenti a traumi o stress prolungati.
- Disturbi del comportamento alimentare: anoressia, Bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating), obesità, sovrappeso.
Terapia di coppia

La richiesta di aiuto e di sostegno da parte di coppie in difficoltà si sta facendo sempre più crescente.
L’intervento psicoterapeutico nell’ambito della relazione di coppia mette il terapeuta nella condizione di occuparsi contemporaneamente degli aspetti di sofferenza degli individui che formano la coppia ma anche di comprendere ed intervenire sulla sofferenza del legame stesso e sulle sue disfunzionalità.
Questo tipo di intervento richiede dunque competenze specifiche, diverse da quelle utilizzate nel contesto clinico individuale, che consentano di costruire un progetto terapeutico mirato.
Terapia sessuale

Mancanza di desiderio sessuale, timidezza e insicurezza, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, problemi di erezione e dolori durante l’atto sessuale sono solo alcuni dei temi riguardanti la sfera sessuale che possono creare disagio all‘interno della coppia e un senso profondo di inadeguatezza.
La terapia sessuale accompagna le persone a conoscersi ed a conoscere il partner, focalizzandosi sulla risoluzione del sintomo sessuale.
Psicoterapia dell’età evolutiva e dell’adolescenza

L’infanzia e l’adolescenza sono fasi dello sviluppo in cui si affrontano numerosi cambiamenti fisici, del pensiero, affettivi e comportamentali.
L’inserimento nella scuola, l’integrazione con i coetanei, l’apprendere le regole sociali, sono solo alcune delle condizioni che il bambino o l’adolescente si trovano ad affrontare e non è raro che, possano incontrare delle difficoltà. A volte il disagio provoca una sofferenza che i bambini e gli adolescenti non riescono ad esprimere in modo chiaro. Il terapeuta quindi deve saper valutare gli aspetti contestuali e situazionali di un sintomo: quando compare, cosa succede “prima” e “dopo”, quali sono le persone presenti o assenti sulla scena familiare e affettiva.
EMDR

Quando si vive un’esperienza traumatica il ricordo di quel vissuto continuerà a cortocircuitare nel nostro cervello generando una serie di sintomi spiacevoli.
Le cicatrici degli avvenimenti piú dolorosi non scompaiono facilmente, molte persone continuano dopo tanto tempo a soffrirne. Attraverso il trattamento con l’EMDR, le esperienze stressanti perdono la loro carica emotiva disturbante.
L’EMDR utilizza i movimenti oculari per ripristinare il naturale processo di elaborazione, determinando un rapido cambiamento.
Ho completato la mia formazione in EMDR iniziata con il livello 1, conseguendo anche il livello 2.
Psicoterapia Sensomotoria

Lutti, malattie, incidenti, aggressioni, abusi, minacce, maltrattamenti infantili e bullismo sono esperienze traumatiche che provocano reazioni fisiche come tachicardia, insonnia, problemi di stomaco, tremori, intorpidimento, stanchezza, tensioni muscolari, impazienza e irritazione. Per questo motivo la psicoterapia sensomotoria riserva una marcata attenzione ai movimenti corporei e a insegnare ai pazienti a seguire le sensazioni e le azioni fisiche che promuovono l’autostima.
Si impara a monitorare come le posture condizionano gli stati emotivi e a incorporare gli aspetti somatici nella terapia, fornendo un approccio mente-corpo fortemente unificato. Ciò determina un funzionamento più flessibile e adattativo. Con interventi orientati al corpo e grazie alla capacità di leggere nel corpo i segni di esperienze traumatiche la psicoterapia sensomotoria arriva in aiuto quando gli approcci più efficaci dimostrano i loro limiti.