Il disturbo dell’erezione

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Il problema di questa condizione è la diagnosi differenziale tra il disturbo dell’erezione di tipo psicologico o derivante da cause organiche. Il 40% dei deficit erettivi ha una causa organica, un 20% riguarda condizioni miste di natura psicologica e organica, un altro 40% riguarda difficoltà di erezione di natura psicologica.

Le persone che masturbandosi in assenza della partner riescono ad arrivare ad un’erezione valida o che si svegliano di notte con l’erezione non avrebbero una causa fisica. È difficile che un problema fisico consenta di riuscire in determinate condizioni ma non con la propria compagna.

Un’erezione che non funziona può anche essere causata da farmaci o dalla depressione.

In molti casi prima di presentarsi il deficit erettivo, il soggetto soffre per anni di eiaculazione precoce e questo lo porta a considerare negativi i rapporti sessuali, blocca il desiderio e produce ansia. In altre situazioni la persona ha sviluppato degli schemi di pensiero di natura sessuofobica (paura della sessualità), poiché ha ricevuto insegnamenti educativi repressivi o iper religiosi, che l’hanno condotta a considerare il sesso come peccato o negativo.

All’origine del deficit possono esserci paure dell’insuccesso, nate da occasioni precedenti di caduta dell’erezione che hanno creato la preoccupazione di fallimenti nei futuri rapporti. Spesso l’uomo si sente responsabile di condurre la partner all’eccitazione, perché ritiene che il ruolo attivo spetti a lui. Questo sentire può aumentare, se la compagna viene percepita come critica nei confronti della sua prestazione. La paura di essere lasciato o non amato a causa di una prestazione non soddisfacente può essere all’origine del disturbo. Come la difficoltà a lasciarsi andare alle sensazioni fisiche poiché l’intellettualizzazione e gli aspetti razionali sono eccessivi. Il problema alla base può essere determinato da una stimolazione scarsa perché non ci si sente coinvolti o manca la novità. Oppure al contrario, sentirsi coinvolti eccessivamente può aumentare le paure della prestazione e quindi di andare incontro al fallimento.

www.psicologosaluzzo.it