Il disturbo borderline di personalità

Il disturbo borderline é un disturbo di personalità che presenta veloci cambi dell’umore, comportamenti e relazioni caratterizzate da instabilità, impulsività elevata e una incapacità nell’organizzazione coerente del pensiero. Ciò comporta che i soggetti borderline anche se hanno buone risorse non possono realizzare con facilità i propri desideri. Oscillano velocemente tra serenità e tristezza, colpa e rabbia. 

Emozioni in contrasto possono convivere nello stesso momento creando il caos nella persona vicina e dentro l’individuo stesso. Queste condizioni tempestose sono risposte a condizioni relazionali negative: può essere un rifiuto, disattenzioni o critiche. A causa della vulnerabilità delle emozioni, le reazioni sono subitanee, potenti e maggiormente durature e a causa della disregolazione delle emozioni la gestione é più complessa.

Per cercare il controllo del picco delle emozioni si agisce con impulsività, senza una vera riflessione. Rabbia esplosiva, litigi che possono trasformarsi in risse, uso di droghe, abbuffate, giochi d’azzardo, sessualità promiscua, eccessi nelle spese: sono modi di espressione dell’impulsività. Ricorrenti possono essere gesti di autolesione come farsi dei tagli con la lametta e bruciarsi con i mozziconi di sigaretta.

Le persone che presentano un disturbo borderline hanno relazioni coinvolgenti, intense ma instabili, caotiche e tumultuose. Le vie di mezzo non esistono per questo hanno oscillazioni cui idealizzano e poi facilmente scivolano nella svalutazione. Il rapporto inizia con il pensiero che l’altro (un amico o un partner) sia perfetto, quindi buono, disponibile e protettivo. Basta un errore e l’altro viene vissuto velocemente in modo contrario: disonesto, minaccioso e malevolo.

Tutto ciò influisce negativamente sull’autostima e ci si sente vulnerabili e sbagliati. Buona parte del tempo dei soggetti affetti da questo disturbo viene speso nel tentativo di correggersi. Severità e la pretesa verso se stessi di cambiamenti impossibili aumentano il pensiero di essere sbagliati. In situazioni stressanti gli altri possono essere percepiti come nemici, aumenta la sensazione di fragilità e il mondo diventa minaccioso, la paura diventa dominante così come il senso di solitudine la sensazione di abbandono. Avvertono un distacco da tutto, gli scopi non ci sono più poiché entrano in uno stato in cui sentono un profondo vuoto. Condizione che li porta verso l’abuso di stupefacenti, autolesione, le abbuffate o altre tipologie di tendenze all’agire.

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