EMDR, eye movement desensitization and reprocessing

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Questo metodo utilizza il movimento degli occhi in maniera alternata o altre stimolazioni alternate destra-sinistra, per riformare gli equilibri inibitori-eccitatori, migliorando la connessione tra l’emisfero destro e sinistro.

I traumi vengono rivissuti in maniera ripetuta e le persone mettono in atto degli evitamenti, in maniera persistente, verso le stimolazioni che sono associate ai traumi. Inoltre compare un’alterazione dell’umore negativa e la capacità di reagire si attenua.

Gli eventi stressanti interrompono il modo normale di processamento del cervello rispetto all’informazione. La creazione di memorie che risultano coerenti fallisce, perché le componenti del pensiero, della memoria, delle emozioni e delle sensazioni fisiche, che riguardano il trauma, non si integrano tra di loro. L’immagazzinamento dell’informazione che riguarda l’evento stressante risulta disfunzionale ed emerge la patologia e di conseguenza si incrina l’equilibrio eccitatorio-inibitorio importante per elaborare le informazioni in maniera corretta. 

Le informazioni subiscono un congelamento nella forma originale in cui sono state vissute, una forma congelata e ansiogena, racchiusa nelle reti dei neuroni, non soggetta all’elaborazione e che quindi continua a turbare la persona.

Il movimento degli occhi ritmico, l’individuazione delle immagini del trauma, della convinzione e delle emozioni negative, rendono possibile la rielaborazione fino alla risoluzione. Le esperienze vengono utilizzate in maniera costruttiva e integrate dentro schemi emotivi e cognitivi positivi.

L’ EMDR attiva le reti di ricordi, rivolgendosi alla memoria disturbante e al significato personale degli eventi stressanti. Il procedimento coinvolge le catene associative, collegate con le componenti cognitive, emotive, sensoriali dei traumi.

Si incoraggia il paziente a lasciare che accada qualsiasi cosa chiedendo di limitarsi a notarla, in questo modo le libere associazioni mnestiche hanno accesso alla mente nella forma di piccoli flash, attraverso l’esposizione dell’immaginazione.

Il terapeuta durante la seduta di EMDR, accede ai dettagli delle memorie del trauma e grazie a questa tecnica incoraggia gli effetti del distanziamento efficaci nel processare le memorie, rispetto ad evitarle cognitivamente.

I cambiamenti della terapia EMDR vengono prodotti grazie alla possibilità data al paziente di accedere a un informazione correttiva che si collega alle memorie del trauma e alla rete delle memorie associate. Attraverso piccoli interventi del terapeuta il materiale negativo e positivo si integra in maniera spontanea attraverso la desensibilizzazione che caratterizza questa tecnica. Il processamento dell’informazione diventa adattativo e si ha un’assimilazione costruttiva all’interno della struttura cognitiva.

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