La teoria polivagale di Porges

Secondo Porges, il sistema nervoso è organizzato gerarchicamente in tre sottosistemi, che governano le reazioni neurobiologiche agli stimoli ambientali.

Il più sofisticato e il più giovane da un punto di vista evolutivo è il complesso ventrale vagale, comprende il ramo ventrale del nervo vago, si occupa del nostro livello di vigilanza e si attiva quando l’aurosal è all’interno della zona ottimale nella finestra di tolleranza (vedere post “la finestra di tolleranza” e “l’ampiezza della finestra di tolleranza”). Porges lo definisce il sistema di impegno sociale, poiché agisce sulle aree del cervello predisposte alla regolazione dei muscoli facciali, vocali, dell’orecchio medio e i muscoli che permettono di inclinare e ruotare il capo. Tutto ciò permette un alto grado di flessibilità e adattabilità mentre si svolge il processo comunicativo.

Il secondo sottosistema è il sistema simpatico, che viene regolato dal sistema di impegno sociale, quando il contesto non viene interpretato come minaccioso. Permette un maggior grado di coinvolgimento e la creazione di legami positivi. Il simpatico è primitivo e poco flessibile e quando il contesto si fa minaccioso, l’allarme dell’amigdala fa si che l’ipotalamo ne determini l’attivazione. Il tono del simpatico sale verso l’alto e l’aurosal esce dai limiti superiori della finestra di tolleranza. Il respiro accelera, più sangue va verso i muscoli e meno affluisce alla corteccia e la vigilanza aumenta. Tutto ciò implementa la capacità di rispondere con la fuga e la lotta.

Se la minaccia non si riduce a causa della scarsa efficacia dell’azione dei sistemi di impegno sociale e simpatico, la successiva attivazione è quella del terzo sottosistema: il ramo dorsale del nervo vago. Attivato dall’ipossia, cioè dalla mancanza di ossigeno nei tessuti del corpo, riduce l’aurosal sino all’ipoaurosal. La respirazione e la frequenza cardiaca diminuiscono, le funzioni corporee rallentano e ciò può accompagnarsi a un senso di torpore, di chiusura della mente e da un distacco del senso di sè . Il ramo dorsale vagale è il responsabile dell’immobilizzazione ai fini della sopravvivenza, chiamata morte apparente.
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