La Distimia o disturbo depressivo persistente

Il disturbo distimico è un disturbo che riguarda l’umore, il nome attuale di questo disturbo è “disturbo depressivo persistente”. Il termine persistente indica che il tratto tipico della distimia è il fatto di presentare sintomi prolungati e continui nel tempo. Può succedere che la persona che presenta questo disturbo e le persone vicine confondano i sintomi della distimia come caratteristiche di personalità della persona a causa del persistere di questi sintomi nel tempo. Ciò può rendere difficile il chiedere aiuto per la diagnosi e l’aiuto terapeutico in un tempo veloce.

I sintomi sono sia somatici che psicologici. L’umore alterato compromette la capacità di funzionare a livello lavorativo e sociale. Il tono basso dell’umore c’è tutti i giorni almeno per due anni. Insieme alle flessioni dell’umore si presentano sintomi come l’appetito scarso oppure iperfagia, può esserci ipersonnia oppure insonnia, l’autostima è bassa così come la capacità di concentrarsi e la capacità di decidere. Può presentarsi in un senso di disperazione, di inefficacia e debolezza. Percepire il piacere diventa difficile, il desiderio della sessualità diminuisce e si prova difficoltà nell’affrontare il quotidiano.

La persona con la distimia è scoraggiata e si sente senza speranza. Nel lavoro cala l’efficienza e la produttività. Le lamentele si fanno frequenti e la visione si fa più negativa, così come la critica su se stessi e sugli altri. Il rimuginio diventa ricorrente così come la rabbia, l’apprensione, la tristezza e l’apatia. Compaiono comportamenti per evitare il contesto sociale e questo produce un circolo vizioso fatto di evitamenti che peggiorano i sintomi.

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