Il trauma psicologico

Il trauma psicologico è il risultato schiacciante di una ferita che supera le possibilità di una persona di potervi far fronte. Non può essere integrato all’interno della mente e può produrre una frammentazione della coesione della psiche. Il trauma può rimanere dissociato e causare sintomi dissociativi.

Vi sono “piccoli traumi” o “t”, cioè quei vissuti che hanno la caratteristica di turbare e vengono avvertiti con un livello di pericolosità non troppo intenso. L’essere umiliati o l’interagire in maniera brusca con persone significative durante il periodo infantile sono esempi che possono rientrare nella categoria dei piccoli traumi. I traumi “T” sono invece i “grandi traumi” cioè quelle situazioni in cui la persona vede minacciata la propria vita o quella delle persone importanti. Abusi e incidenti possono far parte di questa tipologia.

Negli adulti possono essere riconosciuti gli effetti di traumi subiti da bambini. L’aver vissuto nel periodo infantile traumi, come maltrattamenti o la trascuratezza, all’interno delle relazioni con le figure genitoriali, produce la conseguenza che l’interagire socialmente diviene una fonte di insicurezza. Questo porta a interpretare normali situazioni come pericolose e da cui proteggersi.

La memoria del trauma riemerge con la forma di sensazioni fisiche e immagini intrusive. Così la persona è divisa nella parte che va avanti giorno dopo giorno evitando i ricordi del trauma e una parte bloccata e minacciata da tali ricordi. Una sensazione o un’emozione o il comportamento di qualcuno possono rievocare il vissuto traumatico e l’individuo non sente più di poter condurre i compiti quotidiani. il corpo si blocca e vi è la tendenza a fuggire o ad attaccare o di accasciarsi su se stessi.

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