Il movimento e la postura influenzano pensieri e emozioni

Il movimento si manifesta in molte forme differenti. Esso include la respirazione, i movimenti interni degli organi, la pulsazione del sangue, ma anche movimenti più piccoli come il tremore e lo spasmo. Le abilità motorie variano dei grandi movimenti motori che coinvolgono i grossi gruppi muscolari, come correre e camminare, a movimenti motori fini o più piccoli, come afferrare oggetti. Il movimento include anche le comunicazioni interpersonali non verbali, come le espressioni facciali, i cambiamenti posturali o l’inclinazione della testa, o i gesti delle mani e delle braccia.

Se un bambino riceve ripetutamente disapprovazione da parte dei genitori quando gesticola con entusiasmo e gonfia il suo torace mentre descrive un successo conseguito in un gioco, il suo torace allargato tenderà a sgonfiarsi e i suoi movimenti saranno più limitati. Se le critiche si ripetono, questo movimento innaturale può diventare una tendenza automatica nelle interazioni personali. Lo stesso movimento compiuto ripetutamente alla fine modella il corpo. Quando le contrazioni muscolari sono ripetute varie volte, queste influenzano la struttura del corpo. Dopo un lungo periodo queste tensioni croniche interferiscono con l’allineamento e  i movimenti naturali del corpo, creando problemi fisici (dolore alla schiena, collo e spalle) e influenzando le emozioni e i pensieri. Le spalle sollevate, il respiro corto, la testa abbassata e incavata rappresentano una postura che può predisporre il soggetto a sperimentare emozioni di sfiducia e pensieri di pericolo imminente.

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