I confini: un senso somatico

Dr. Gaetano Gallo Psicologo e Psicoterapeuta Saluzzo e Cavour

Una risorsa importante, alla quale fare ricorso per migliorare la sensazione di benessere e di sentirsi al sicuro, è un senso fisicamente sentito dei confini. Molte persone hanno bisogno di un aiuto, per incorporare tale risorsa.

Sentire gli essere usati, non rispettati dagli altri, vittimizzati, sentire di recare disturbo, agire in maniera intrusiva e non riuscire ad avere rispetto dei confini degli altri: sono tutti segnali di confini che non sono sani.

I pazienti potrebbero pensare che tali difficoltà derivino dalla propria inadeguatezza o dalle violazioni da parte degli altri, dei loro confini, o dare la colpa a relazioni complicate. In questi casi può aiutare le persone, a far comprendere, che la creazione dei confini fallimentare, che li fa star male, ha radici nelle loro storie.

Uno degli obiettivi della psicoterapia, è aiutare le persone a capire, che sentire la necessità di un confine e farlo capire agli altri, sono capacità non verbali, basate sulla corporeità. È fondamentale acquisire la comprensione che le problematiche di stabilire un confine sono connesse a queste due capacità del corpo, prese insieme o singolarmente.

Anche se una persona può sentire di stabilire un confine a livello di pensiero, ciò che ha appreso in maniera procedurale dal passato, molte volte la limita, impedendo di farlo con efficacia.

Importante diventa l’aumento della capacità di comprendere le comunicazioni interne, che arrivano dal corpo e che ci parlano di quanto sia necessario poter fissare dei confini. Bisogna che il paziente faccia pratica, in maniera consapevole, con espressioni verbali e azioni, con le quali possa comunicare e promuovere un senso somatico dei confini.

I confini possono essere di tipo fisico e riguardano il contatto e la prossimità, oppure possono essere confini interni e riguardano le emozioni, le opinioni e i pensieri.

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